L’educazione digitale ormai è argomento da trattare con i bambini alla scuola elementare, se non a quella dell’infanzia. A 9/10 anni si regala il primo smartphone, i genitori più restii riescono a resistere fino all’ingresso della scuola ma non oltre. Ad ogni modo anche prima di possedere un proprio personale telefono cellulare, i bambini utilizzano quello di mamma e papà. E quindi parlare ai propri figli di come stare in quella dimensione virtuale, che è molto reale in fin dei conti, diventa importante.
La dimensione della gestione dei dispositivi digitali a scuola sta diventando argomento trattato in diversi modi e tra le altre cose ci sono progetti ed esperimenti per portare i videogiochi a scuola come strumenti didattici.
In questo articolo voglio condividere tre considerazioni fatte andando a lavorare nelle scuole elementari facendo delle lezioni di alfabetizzazione digitale. Credo sia utile sopratutto per i genitori, ma anche per gli insegnanti.
A cosa servono i social media?
I social media sono dei mezzi di comunicazione, i social network sono delle reti sociali (che esistono anche al di fuori della dimensione digitale e virtuale). Fatta questa prima distinzione, il punto interessante secondo me è che ragionando con i bambini sul senso dei social media, perché sono stati inventati e a cosa servono, emerge spesso l’idea che i social servano per informarsi. Credo vada approfondita la questione e trattata con i propri figli perché informarsi sui social è come dire informarsi andando in piazza e facendo due chiacchiere con la gente che si incontra. Può essere sicuramente un modo per sentire delle notizie, dopodiché ricordiamoci bene che i social non sono delle redazioni di professionisti il cui lavoro è selezionare e confezionare contenuti al fine di informare l’utente finale.
Un telefono pieno di contenuti del vecchio proprietario
In diversi bambini si trovano ad usare come primo cellulare quello vecchio della mamma o del fratello maggiore ecc. Questo non è un problema ma è delicato quando non si ripulisce il telefono dai contenuti del precedente proprietario (rubrica del telefono, immagini, App ecc.). In diversi bambini si trovano ad utilizzare uno smartphone pieno di numeri di telefono e App della mamma o del fratello. Oltre ad una questione relativa alla sicurezza e al rispetto della privacy, da un punto di vista psicologico ricordiamoci che ormai lo smartphone è probabilmente l’oggetto più intimo che possediamo, ce lo mostra chiaramente il film Perfetti sconosciuti. Quindi il mio consiglio è cancellare e ripulire il telefono quando lo diamo ad un altra persona (anche se è nostro figlio).
I minorenni non potrebbero avere un telefono
In questa situazione macchiavelliana in cui per legge per avere un numero di telefono intestato a sé è necessario avere 18 anni, non ci rendiamo conto che poi i più piccoli faticano a comprendere che non potrebbero utilizzare gli strumenti che utilizzano. Forse la legge andrebbe rifatta, forse è antiquata chi lo sa, sta di fatto però che perpetuiamo un sistema che si pone al limite tra legalità e illegalità, tutti complici. Il risultato è che poi i bimbi faticano a comprendere che di norma non potrebbero avere un loro cellulare e tanto meno che dovrebbero attendere i 14 anni per avere la maggior parte delle App social (Instagram, Musica.ly ecc.) e di direct messaging (WhatsApp, Messenger ecc.).
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