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Come organizzare il tempo per vivere meglio

Vivere nell'epoca moderna, caratterizzata da ritmi frenetici e impegni sempre crescenti, ci pone di fronte alla sfida costante della gestione del tempo. In questo articolo, esploriamo un approccio non convenzionale ma utile, sul time management. Lo facciamo partendo dalla storia di Elisa, una delle persone che sto seguendo in un percorso personalizzato.


Credo che la storia di Elisa sia utile a molte delle persone che leggono questo blog, per questo te la condivido e, per chiarezza, il nome è fittizio per rispetto della persona coinvolta. 🙂


Elisa lavora come consulente marketing e comunicazione digitale. Quindi è una professionista, con diversi clienti e interlocutori con cui parla e si scrive ogni giorno. Essendo una freelance si deve organizzare il tempo in modo autonomo e qui, spesso, casca l’asino. Perché se da una parte avere la libertà di organizzarsi è una grande opportunità, dall’altra può portare ad avere l’agenda sempre piena di impegni e quindi si perde il controllo delle proprie giornate.


Gestire il tempo con consapevolezza


Nella frenetica corsa della vita moderna, la gestione del tempo diventa una competenza da dover sempre più allenare. Molte persone si sforzano di conquistare, modellare e incastrare il tempo come se fosse un nemico da sconfiggere. In questo contesto, il concetto di Time Management emerge come una pianificazione dettagliata delle attività da svolgere, con libri che dispensano consigli e seminari che insegnano tecniche per migliorare le prestazioni.


Il punto però è che la questione dell’organizzazione del tempo è spesso fraintesa.


Il tempo come risorsa limitata

Il vero tema sta nella percezione erronea del tempo come una risorsa infinita. Cosa significa questo? Prova a pensare al tuo atteggiamento nei confronti del tempo. Se rientri nella visione che hanno i più, il desiderio è quello di avere sempre più tempo a disposizione.


La tendenza comune è quindi quella di rimandare all'infinito ciò che vorremmo o dovremmo fare, perché non siamo riuscitə a concluderlo oggi, adattandoci a una corsa senza fine che condiziona gesti, pensieri e desideri.


Tuttavia, il tempo è finito e circoscritto. Per darci una misura, considera che la vita media di una persona in occidente è di 80 anni, che si traduce in 4.000 settimane. Capisci bene che questa è una quantità di tempo estremamente finita di tempo che hai a disposizione.



Potrebbe sembrare un approccio negativo e invece ti invito a vedere la questione da tutt'altra prospettiva. Fare pace col fatto che il tempo sia una risorsa limitata è incredibilmente liberatorio perché ci leva dalla frustrazione del sentirci sbagliatə se non riusciamo a fare tutto.


La consapevolezza della finitezza del tempo

La chiave sta nella consapevolezza di non avere abbastanza tempo per fare tutto. Questa consapevolezza implica una scelta responsabile e una riflessione su quali attività siano veramente significative.


Un esempio di questa consapevolezza è evidente nei malati terminali che, confrontati con la finitezza della vita, cambiano radicalmente il loro approccio. Sebbene estremo, questo esempio sottolinea il valore di scegliere con cura le attività quando si sa di avere poco tempo. Anche perché, tutte e tutti abbiamo una vita finita, semplicemente non sappiamo quando sarà questa fine.


L'arte del "non fare" e la critica alle to do list

Quello che ti voglio condividere qui non ha a che fare con i tradizionali consigli di Time Management basati su To Do List o simili. Da psicologa, ciò che condivido e ti porto come approccio è una visione più umana e realistica.


L'arte del "non fare" diventa centrale, incoraggiando a abbandonare l'ossessione per il fare incessante. Invece di concentrarsi su elenchi di attività riconosci la limitatezza del tempo e fai solo ciò che è veramente necessario. Questo concetto contrasta con la pressione di fare di più, evidenziando che la migliore gestione del tempo non risiede nel fare, ma nel godere del momento presente.


Elisa e la sfida dell'organizzazione del tempo

Per rendere più tangibili questi concetti, consideriamo la storia di Elisa, una professionista del digitale costantemente oberata da progetti e scadenze. Nonostante la sua dedizione al lavoro, Elisa sperimenta la sensazione di non avere mai abbastanza tempo.


Capita anche a te di avere giornate piene, arrivare a fine giornata con la sensazione di non aver fatto ciò che ti eri prefissatə ma comunque avere un livello di stanchezza mentale notevole?

Questa è esattamente la situazione in cui ho conosciuto Elisa, prima che iniziasse Bloom, il percorso in cui accompagno professioniste e professionisti per avere meno stress e più focus.



La chiave per Elisa è stata ribaltare la visione sulla pianificazione del tempo. È passata dal cercare di fare tutto ciò che le veniva in mente e sentirsi perennemente in ritardo, allo scegliere accuratamente dove allocare il suo tempo accettandone la finitezza.


Tre modi per migliorare la gestione del tempo

Ti condivido tre modi che Elisa ha iniziato ad usare e notato notevoli miglioramenti nella sua gestione del tempo.


Limita la tecnologia per avere più tempo

In tutti i miei percorsi, sia nelle aziende che con professionistə, trovo sempre più persone che faticano nella gestione delle distrazioni digitali. E con distrazioni digitali intendo per esempio tutto ciò che ti distoglie dal compito che stai svolgendo e che per te è importante in quel momento: notifiche pop up di mail in arrivo, chat di colleghi che ti inviano pezzi di informazioni, chiamate e call improvvise…


Ma anche le distrazioni che hanno una spinta dall’interno. Penso per esempio a quando, mentre stai lavorando su una presentazione ti viene in mente di dare un’occhiata su Google per cercare un’informazione. Insomma quando lavoriamo al pc, le distrazioni sono molteplici e contenerle è un must.


Come dico sempre, resistere alle tentazioni è una grande fatica per la nostra mente. Quindi quando vuoi dedicare energia e focus a ciò che è importante per te ora, elimina dalla portata dei tuoi occhi e delle tue mani, ciò che potrebbe distrarti.


Metterti nella condizione di resistere, affatica la tua mente e ti porta a perdere il controllo del tempo.


Definisci ciò a cui non dedicherai tempo

Qui facciamo riferimento alle teorie legate alla meditazione e l'invito è al “non fare”. Per essere veramente liberi di scegliere cosa fare, l’uomo deve liberare il suo tempo, come la sua mente, dalle cose da fare. Queste infatti invadono e riempiono lo spazio del tempo e impediscono di vivere quella sensazione di leggerezza data dal pieno controllo consapevole della propria vita.


Quindi decidi in partenza ciò a cui non dedicherai tempo in modo da poter organizzare meglio la tua giornata.


Pensa al tuo umore per goderti il tempo che hai

Anziché concentrarsi sulle cose ancora da fare, è bene rallegrarsi per ciò che si è portato a termine. Questo è un approccio prezioso in grado di restituire grandi dosi di energia e ha a che fare con il meccanismo del rinforzo positivo. Premiati quando fai qualcosa di positivo invece di buttarti giù quando le cose non vanno come da programma.


L'umore ha un effetto potente sul risultato che otteniamo in ciò che facciamo e viviamo. Quindi prenditi cura del come ti senti e sopratutto chiediti cosa puoi fare per sentirti meglio, con più energia, più focus e serenità. E una volta individuato cosa puoi fare per sentirti meglio, fallo.



In conclusione, la gestione del tempo va oltre la mera pianificazione di attività. La consapevolezza della finitezza del tempo, l'arte del "non fare" e la scelta consapevole delle attività sono chiavi fondamentali per una gestione del tempo più equilibrata.


Elisa oggi sente di stare e funzionare meglio. Certo, il cambiamento richiede del tempo, ed è il motivo per cui accompagno le persone in un percorso e un articolo blog non basta a portare la trasformazione nei nostri modi di agire e pensare. Ma intanto se hai letto fin qui, ti rendi conto probabilmente di quanto sia cruciale trovare modi per te efficaci alla gestione del tempo.


Ti auguro il meglio e sopratutto di abbassare quella sensazione di scarso controllo sul tempo che spesso porta a stress e fatica.

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