E' arrivato il primo Digital Detox Day in Italia, idea poco virtuale ma molto virtuosa, per riprendere le parole di Carla Soffritti, ideatrice dell' iniziativa e fondatrice di Ella ufficio stampa e digital PR. Lo studio di Carla è immerso nel verde, a 15 km da Parma nel Parco Regionale dei Boschi di Carrega, i cui alberi e colline credo abbiano influito parecchio sull'idea che vi sto per raccontare.
Carla è anche madre di un'adolescente e per questo è particolarmente sensibile al tema dei millennials e social media, dell'abuso di smartphone da parte dei più giovani per le possibili conseguenze sul loro benessere fisico, mentale e sociale.
Intervista all'ideatrice del Digital Detox Day
Da dove è nata l'idea di un Digital Detox Day?
Da una considerazione tanto semplice quanto rara: viviamo iper-connessi tecnologicamente ma a volte totalmente sconnessi da noi stessi. Abbiamo bisogno di ritrovare un legame forte con noi stessi, la natura e le persone intorno a noi.
Per noi di Ella, che abbiamo lo studio in mezzo ad un bosco, il contatto con la natura è un valore importante. Essere qui ci permette di fare due passi tra gli alberi tra una riunione e l'altra, e ne sentiamo l'effetto benefico.
Qual'è l'obiettivo di Digital Detox Day?
Abbiamo voluto lanciare un invito a spegnere il proprio smartphone, rivolto a grandi e piccini. Vogliamo sensibilizzare le persone ad un uso consapevole delle tecnologie digitali promuovendo un momento di sconnessione dal Wi-Fi. Quindi abbiamo indetto una giornata lontano dai dispositivi digitali e vicini alla natura, l' 1/07/2017, per recuperare la vita offline.
In cosa è consistita esattamente la giornata?
Abbiamo chiesto agli oltre 60 hotel clienti del nostro studio di proporre il distacco dal proprio smartphone ai loro clienti. Gli hotel, distribuiti su tutto il territorio nazionale, si sono dotati di una Detox Box, ovvero una scatola in cui riporre gli smartphone degli ospiti per qualche ora o per l'intera giornata.
Abbiamo calcolato che, grazie a questi hotel avremmo potuto raggiungere circa 2.000 persone con un messaggio per noi molto importante: non abusare del proprio smartphone! Abbiamo avuto la conferma dell'importanza di sensibilizzare le persone su questo tema quando, parlando con un albergatore ci disse che ci sono clienti disposti a rinunciare all'acqua calda ma non al Wi-Fi!
Come gestisci il rapporto tra una figlia adolescente e il suo smartphone?
Questo è un tema a cui tengo particolarmente, per ovvi motivi personali. Con mia figlia sto attenta a farle utilizzare il suo smartphone quasi con il contagocce, do dei limiti per evitare che ne abusi.
Tempo fa, in occasione di una cena di classe tra lei e i suoi compagni ho fatto fare ai ragazzi un piccolo digital detox. In accordo con il ristoratore, abbiamo raccolto gli smartphone di tutti prima di ordinare da mangiare e sono stati tenuti lontano dalla tavola. Così hanno chiacchierato tra loro in modo più diretto.
Hai qualche numero sull'utilizzo dello smartphone in Italia?
Si, ci sono statistiche un po' imbarazzanti, che ci dovrebbero far riflettere sullo spazio che abbiamo dato a questi piccoli oggetti nelle nostre vite, senza esserne nemmeno molto consapevoli. Alcuni dati:
46 è la media delle volte in cui gli italiani controllano lo smartphone ogni giorno;200 è il picco massimo giornaliero di controllo dello smartphone, in Italia;7 sono le ore giornaliere in cui molti adolescenti utilizzano lo smartphone; 12% degli adolescenti si sveglia durante la notte per controllare le notifiche; 1 adolescente su 10 fa selfie considerati pericolosi.
Ci sarà un seguito al Digital Detox Day?
Il nostro grande desiderio è quello di istituire un Digital Detox Day a livello internazionale, proprio per avere una giornata in cui in tutto il mondo ci si dedichi ad attività offline. Ora capiremo su quali tavoli istituzionali portare l'idea, ma vorremmo diventasse al pari della giornata mondiale dell'ambiente o altre iniziative volte a sensibilizzare le persone su temi importanti.
Carla è stata intervistata anche da Radio24 a proposito del Digital Detox Day, qui al 90° minuto potete ascoltarla direttamente.
Conclusioni
Quattro spunti conclusivi che nascono dalla chiacchierata con Carla Soffritti sul Digital Detox Day.
Molti viaggiatori danno maggior importanza al Wi-Fi che all'acqua calda in hotel: un dato molto simile è stato rilevato da una ricerca fatta nel 2016 in Inghilterra su giovani tra i 18 e i 25 anni. E' stato chiesto loro di scegliere le 5 cose che ritenevano importanti nella propria vita, ne è risultato che il Wi-Fi venga prima dell'acqua calda e della luce del sole. In questo articolo dell'Huffington Post trovi i dettagli della ricerca. Andare a tavola senza smartphone è una tendenza in crescita, che diversi ristoranti in tutto il mondo, stanno mettendo in atto. In provincia di Modena l'Osteria Rubbiara è stata una delle prime a porre questa regola. In questo articolo trovi diversi suggerimenti se cerchi un ristorante digital free. Proprio chi si occupa di comunicazione digitale, sensibilizza le persone sugli effetti dello smartphone. Probabilmente perché chi lavora dietro le quinte della grande orchestra di informazioni e disinformazione che circolano nel web è più consapevole degli effetti del digitale sull'uomo. A tal proposito un esempio straniero è l'agenzia di comunicazione olandese We are just che sta portando avanti un progetto per sensibilizzare le persone a sconnettersi da Facebook. Il desiderio di avere una giornata condivisa dedicata alla sconnessione dallo smartphone e dalla tecnologia digitale, non è solo italiana. Un incubatore di idee ebreo, dove vengono sviluppati progetti creativi, ha proposto proprio nel 2017, una giornata per staccare la spina: National Day of Unplugging.
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