Che tipo di relazioni desideri nella tua vita? Con che tipo di persone? In questo articolo parliamo di rapporti interpersonali, una delle fonti principali della nostra felicità e infelicità. Così insiti nella natura umana eppure a volte così difficili da avere o mantenere.
Scrivo questo articolo su suggestione di uno scambio di messaggi avvenuto quest'estate nel gruppo WhatsApp Bloom, aperto anche a te se vuoi accedere, uno spazio di confronto e connessione sul benessere digitale.
Nel mondo attuale, la qualità delle nostre relazioni nell'era digitale non può non essere profondamente influenzata dalla tecnologia, dalla velocità con cui viviamo e dalla mancanza di momenti di vera connessione. Eppure, mai come oggi, il bisogno di relazioni autentiche e nutrienti si fa sentire. E tra l'altro questa è stata una delle principali motivazioni che, nel 2021, mi ha spinto a iniziare ad organizzare i Retreat Yoga & Digital Detox. Abbiamo creato uno spazio dove, lontano dalle distrazioni, possiamo coltivare la connessione profonda, rallentare, ascoltare e farci ascoltare.
stringi relazioni forti e osservale
Le relazioni umane sono essenziali per il nostro benessere. Numerosi studi dimostrano che relazioni di qualità non solo aumentano la felicità, ma migliorano la salute fisica e mentale. Secondo uno studio condotto dall'Harvard Study of Adult Development, le persone con legami sociali forti vivono più a lungo e sono più felici rispetto a coloro che sono isolati. Inoltre, la qualità delle relazioni conta più della quantità: la vicinanza emotiva con poche persone importanti ha un impatto significativo sul nostro benessere.
Io nell'ultimo anno mi sono trovata a mettere in discussione alcuni legami, che pensavo essere forti, nella mia vita. In particolare un legame con una persona che è sicuramente stata un legame forte per me in passato e mi ha dato tanto ma poi il rapporto è cambiato e io, presa dalla mia vita, non me n'ero del tutto accorta. Dei segnali c'erano stati, ma non gli avevo dato importanza.
E così, con dolore, ho messo in discussione quel rapporto. L'ho osservato, analizzato e dentro di me l'ho ridimensionato. Ed è stata per me l'occasione di osservare anche altre relazioni. Ho chiesto alle persone importanti nella mia vita, di prenderci del tempo per parlare di come stava la nostra relazione. Ho voluto fare il punto della situazione con diverse delle mie amicizie fondamentali, per capire se il modo in cui mi sentivo io in quel rapporto era coerente con il loro modo. Ed è stata un'occasione bellissima, nata da un evento inizialmente doloroso.
La forza dei legami deboli
C'è però anche un altro aspetto dei legami interpersonali che è altrettanto importante e sono i cosiddetti legami deboli. La teoria della "forza dei legami deboli" è stata sviluppata dal sociologo americano Mark Granovetter nel 1973 e rappresenta uno dei concetti più influenti nel campo della sociologia delle reti sociali. In sintesi, Granovetter sostiene che i legami deboli, ovvero le connessioni meno intime e meno frequenti che abbiamo con altre persone, ad esempio, conoscenti piuttosto che amici stretti, sono cruciali per la diffusione delle informazioni e delle opportunità all'interno di una rete sociale.
La distinzione tra legami forti e legami deboli
Granovetter distingue due tipi di legami sociali:
Legami forti: Sono le relazioni intime e strette che intratteniamo con amici intimi, familiari o colleghi con cui abbiamo interazioni frequenti. Queste persone spesso fanno parte dello stesso gruppo sociale o circolo, condividendo simili esperienze, informazioni e risorse.
Legami deboli: Sono connessioni meno frequenti o meno personali, come conoscenti, amici di amici, o colleghi che vediamo raramente. Questi legami rappresentano una "ponte" verso altri gruppi sociali o ambienti che non fanno parte della nostra cerchia ristretta.
Granovetter afferma che i legami deboli sono particolarmente potenti per la diffusione di nuove informazioni o per l'accesso a risorse e opportunità, come ad esempio un nuovo lavoro o un'idea innovativa. Poiché i legami forti tendono a esistere all'interno di reti chiuse e omogenee (dove le informazioni circolano già ampiamente), sono meno utili per ottenere informazioni fresche o prospettive diverse.
Al contrario, i legami deboli, essendo più lontani dalla nostra cerchia ristretta, ci collegano a gruppi sociali diversi. Attraverso questi legami, siamo esposti a informazioni nuove e diverse, a cui non avremmo accesso tramite i nostri legami forti. Ad esempio, un conoscente potrebbe parlarci di un'opportunità di lavoro che non era conosciuta nel nostro ambiente familiare o lavorativo immediato.
Coltivare sane relazioni nell'era digitale
Sia i legami forti che quelli deboli sono importanti per la nostra realizzazione e la nostra salute emotiva e mentale. Oggi entrambi questi legami vengono influenzati dal mondo digitale. Se da una parte i social media possono farci entrare in connessione con persone anche distanti geograficamente da noi ma con un comune interesse o passione, dall'altra l'iperconnessione in cui siamo immersi ci disconnette spesso dalle persone intorno a noi fisicamente.
Qui ti voglio condividere 6 pratiche che aiutano me a coltivare relazioni nell'era digitale. Si tratta di un continuo lavoro su di sé e anche di aggiustamento nei confronti delle altre persone, però è fattibile.
1. Ascolto attivo
Quando converso con qualcuno, faccio uno sforzo consapevole per ascoltare senza interrompere. Questo approccio, noto come ascolto empatico, fa sì che l'altra persona si senta vista e compresa. Come ha detto lo psicologo Carl Rogers, "Essere ascoltati è così vicino all'essere amati che la maggior parte delle persone non riesce a distinguere la differenza".
2. Essere presenti
Viviamo immersi nelle distrazioni digitali. Prendersi del tempo per disconnettersi e concentrarsi veramente sulla persona di fronte a noi fa la differenza. È stato dimostrato che il multitasking riduce la qualità delle nostre interazioni sociali. Dedichiamo tempo di qualità, senza telefono, per coltivare la vera connessione.
3. Dimostrare apprezzamento
Secondo gli psicologi, esprimere gratitudine rafforza i legami sociali e aumenta la soddisfazione nelle relazioni. Anche un semplice "grazie" o un piccolo gesto può fare una grande differenza. Ricordati di riconoscere e apprezzare le persone che ti circondano.
4. Saper chiedere scusa
Nessuno è perfetto. Saper riconoscere i propri errori e chiedere scusa non è solo un atto di umiltà, ma dimostra rispetto per l'altra persona e il desiderio di mantenere una relazione sana. Le relazioni basate sulla fiducia e sull'onestà sono più resilienti.
5. Condividere esperienze significative
Le esperienze condivise sono fondamentali per creare ricordi e rafforzare i legami. Che si tratti di un viaggio, di una passeggiata o di un'attività che entrambi amate, queste esperienze sono il collante che unisce le persone. Come ha detto lo psicologo Martin Seligman, "Le relazioni autentiche non sono solo un fine, ma un mezzo per sperimentare più felicità".
6. Essere pazienti
Le relazioni richiedono tempo per crescere e maturare. La pazienza è una virtù essenziale: non si può forzare una connessione profonda o aspettarsi cambiamenti immediati nell'altro. Essere presenti senza fretta crea lo spazio necessario affinché la relazione fiorisca naturalmente.
Se senti anche tu il desiderio di rallentare e creare legami più autentici, ti invito a partecipare a uno dei nostri Retreat Yoga & Digital Detox. Qui avrai la possibilità di disconnetterti dal rumore quotidiano e riconnetterti con te stesso e con gli altri in un ambiente accogliente e senza distrazioni.
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