La settimana scorsa ho ricevuto un messaggio da una ragazza che ha seguito un mio percorso e che qui chiamerò Anna come nome inventato nel rispetto della sua privacy: "Mi sono licenziata e dal mese prossimo cambio lavoro, non ce la facevo più a lavorare 100% in remoto. La nuova azienda ha sede a Milano e andrò in ufficio. Sono super felice!".
Anna ha 29 anni, lavora come project manager in una startup digitale, convive col fidanzato e coltiva i suoi hobby nel tempo libero, un po' di palestra e un po' di musei.
Nella mia attività di psicologa del lavoro incontro sempre più spesso manager in azienda che mi dicono "I giovani di oggi appena fanno il primo colloquio chiedono subito dello smart working, e se l'azienda non lo accorda per loro è un no al lavoro". Ed è vero che c'è quel pezzo ma è anche vero che ci sono molte storie invece simili a quella di Anna, che di un lavoro fully remote non ne poteva più per eccesso di solitudine, quella solitudine digitale che oggi rischia di pervadere le nostre case.
Nell'era della connettività perenne e delle tecnologie digitali, la solitudine potrebbe sembrare un concetto obsoleto. Tuttavia, la solitudine digitale è una realtà sempre più diffusa, soprattutto tra i professionisti e le professioniste. Ma cosa si intende con solitudine digitale? Si tratta di una forma di isolamento che si manifesta nonostante l'interconnessione costante garantita dalle tecnologie moderne. Questo fenomeno può avere gravi ripercussioni sulla salute mentale e sul benessere generale. In questo articolo esploreremo le cause, gli effetti e le strategie per combattere la solitudine digitale nel mondo professionale.
Origini della solitudine digitale
Con l'evoluzione del lavoro e delle modalità di comunicazione, la tecnologia ha assunto un ruolo centrale nelle nostre vite. La pandemia di COVID-19 ha accelerato ulteriormente questo processo, portando molti professionisti a lavorare da casa e a interagire quasi esclusivamente tramite strumenti digitali. Se da un lato questa trasformazione ha favorito una maggiore flessibilità, dall'altro ha drasticamente ridotto le interazioni faccia a faccia, alimentando sensazioni di isolamento.
Non sappiamo se sia nato prima l'uovo o la gallina in questa situazione: è l'uso di internet che causa la solitudine o è la solitudine che causa l'uso di internet? Ci sono ipotesi a sostegno di entrambe le direzioni, ciò che rimane però è la correlazione tra i due elementi, qui ne parla il Journal of Etchics.
sintomi e cause della solitudine digitale
Uno dei principali segnali della solitudine digitale è il senso di isolamento che persiste nonostante la presenza costante di comunicazioni via email, chat, e videochiamate. A livello emotivo, può manifestarsi come una sensazione di disconnessione dagli altri, apatia, e un generale senso di insoddisfazione. A lungo termine, ciò può portare a problemi di salute mentale come ansia, depressione e un calo del benessere fisico.
Le cause della solitudine digitale sono molteplici e complesse. La dipendenza dalle tecnologie di comunicazione spesso sostituisce le interazioni reali, creando un vuoto emotivo. La mancanza di interazioni faccia a faccia, cruciali per un benessere sociale bilanciato, è un altro fattore predominante. Inoltre, le pressioni lavorative e culturali spingono spesso i professionisti a un uso eccessivo della tecnologia, trascurando così l'importanza delle relazioni personali.
Impatto sulla produttività e sul benessere
La solitudine digitale non influisce solo sulla salute mentale, ma anche sulla produttività e sulla creatività. La mancanza di interazioni sociali significative può generare un senso di disconnessione, compromettendo la motivazione e l'efficacia lavorativa. Inoltre, il rischio di burnout e stress aumenta significativamente, impattando negativamente sulla qualità del lavoro e sulla soddisfazione personale.
Praticamente tutti i lavoro intellettuali, che oggi si svolgono di fronte ad un pc, richiedono una parte creativa. Infatti anche quando non dobbiamo creare nulla in senso stretto, ci capita comunque di dover creare soluzioni a dei problemi che ci arrivano e ci riguardano. Quindi lo sviluppo del pensiero creativo è davvero importante per tutte e tutti.
Quando abbiamo una sensazione crescente di solitudine, ecco che anche il pensiero creativo tende a subirne conseguenze negative date dall'abbassamento del nostro coinvolgimento e interesse per le attività svolte.
12 Strategie per combattere la solitudine digitale
Esistono diverse strategie efficaci per combattere la solitudine digitale. Qui alcuni suggerimenti pratici
Pianificare il tempo lontano dagli schermi Dedica momenti specifici della giornata a disconnetterti dagli schermi, magari facendo una passeggiata, leggendo un libro o dedicandoti a un hobby.
Dai preferenza alle interazioni faccia a faccia Organizza incontri in persona con colleghi, amici e familiari e partecipa a eventi sociali, comunitari o di networking.
Stabilire limiti all'uso della tecnologia Imposta orari in cui limitare l'uso del telefono cellulare e del computer e usa la modalità "Non Disturbare" per ridurre le interruzioni.
Promuovere la comunicazione verbale Dai preferenza alle telefonate rispetto ai messaggi di testo o alle email quando possibile.
Praticare la mindfulness Per questo ho creato "IAM - inizio a meditare", un corso on-demand per avvicinarsi alla meditazione pensato apposta per professionisti dell'ambito digitale. Chi segue i miei percorsi, come Bloom, ha accesso anche a IAM. Ti segnalo però anche App come Headspace o Calm, che possono aiutare a gestire lo stress e a promuovere il rilassamento, anche se sono interamente in inglese.
Gestire il tempo sui social media Limita il tempo trascorso sui social media per evitare sentimenti di isolamento o invidia sociale e mantieni solo le connessioni significative e positive.
Coltivare hobby e interessi personali Dedica tempo a hobby che ti appassionano e che ti permettono di incontrare nuove persone con interessi simili.
Partecipare a gruppi o community online e off-line Unisciti a gruppi locali o comunità online su piattaforme come Meetup per trovare persone con interessi comuni e organizzare incontri in persona. Su questo punto ti segnalo anche le Digital Detox Experience.
Utilizzare spazi di co-working Se lavori da remoto, prendi in considerazione l'idea di lavorare in spazi di co-working per trovare un ambiente più sociale.
Esercizio fisico e attività all'aperto L'attività fisica non solo migliora la salute fisica ma anche quella mentale. Unisciti a gruppi di esercizio o pratica sport di squadra.
Chiedere supporto Non esitare a cercare supporto professionale se i sentimenti di solitudine diventano travolgenti. Terapisti e consulenti possono offrire strumenti e strategie personalizzate.
Creare routine di benessere Stabilisci una routine giornaliera che bilanci lavoro, relazioni sociali, tempo libero e cura di sé.
La solitudine digitale è una sfida emergente che richiede attenzione e intervento, specialmente nel contesto professionale. Riconoscere l'importanza di bilanciare l'uso della tecnologia con interazioni umane significative è cruciale per mantenere il benessere mentale e fisico. Professionisti e organizzazioni devono collaborare per creare ambienti di lavoro sani e sostenibili che valorizzino le relazioni umane e promuovano un benessere digitale equilibrato. Solo attraverso un’approccio consapevole e collettivo possiamo affrontare efficacemente la solitudine digitale e costruire un futuro lavorativo più luminoso e connesso.
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