Connessione corpo e mente, quanto l'uno influenza l'altro? Questo è uno dei concetti alla base dell'articolo di oggi. Infatti per parlare di come allenare la nostra concentrazione nella vita, ho voluto parlarne con un'insegnante di yoga, trovate l'intervista sotto.
Nell'era delle distrazioni digitali, abbiamo già visto tempo fa, le nostre capacità cognitive in qualche modo subiscono un effetto. In particolar modo attenzione, concentrazione e memoria sono quelle che più rischiano di essere intaccate. Questo semplicemente perché quando bombardiamo il nostro cervello di continue novità e stimoli martellanti, creiamo un sovraccarico di lavoro che causa un calo delle nostre prestazioni. Per questo è importante che siamo noi a gestire in modo adeguato il nostro rapporto con lo smartphone e ad allenare le nostre capacità cognitive per far sì che non calino.
Per mantenere dei buoni livelli di attenzione, concentrazione e memoria ovviamente possiamo fare tutta una serie di esercizi mentali, ma oggi mi interessa indagare la pratica dello yoga, come mezzo non solo per allenare il nostro corpo ma anche la nostra mente. Quindi stiamo parlando non solo di benessere fisico ma anche di benessere mentale.
Si tratta di una disciplina che si sta diffondendo sempre di più e anche il fenomeno delle vacanze yoga è in continua crescita. Io personalmente lo faccio da diversi anni ed è una delle attività che più mi porta benefici a livello fisico e mentale.
Ho deciso di parlarne con Federica Rossi, insegnante qualificata di Yoga e di Pole Dance a Milano. Ho scelto lei perché apprezzo molto il fatto che abbia avuto il coraggio ad un certo punto della sua vita, di fermarsi e pensare, con attenzione e concentrazione appunto, a ciò che voleva e desiderava per stare bene. Inoltre credo sia estremamente appassionata del suo lavoro e ci aggiunge sempre un pizzico di creatività e personalizzazione fondendo lo Yoga alla Pole Dance. Personalmente sono una grande fan delle persone creative e di chi si crea la propria strada dando un tocco personale alla vita e Federica secondo me rappresenta tutto questo.
Intervista a Federica Rossi
Quali sono i motivi che ti hanno spinto a intraprendere questo percorso professionale e scelta di vita?
Mi sono ritrovata ad un punto della mia vita in cui quasi senza volerlo delle domande hanno iniziato a presentarsi nella mia mente quasi quotidianamente. Cosa ti spinge ad alzarti ogni mattina ed affrontare la giornata? Sei stimolata? Sei appagata dal lavoro che fai? Ti piace dove vivi? Se potessi scegliere, saresti qui ora o altrove? Ed è stato proprio quel "dovessi scegliere" che mi ha fatto scattare qualcosa dentro. E alla fine ho scelto. Ho scelto di lasciare un lavoro che non mi rispecchiava e una città che non mi stava più dando gli stimoli di cui avevo bisogno. Mi ero da poco avvicinata allo Yoga, più per ragioni fisiche che spirituali. Ma ben presto mi è stato chiaro che proprio grazie alla pratica dello Yoga stava ritornando in superficie una parte di me che avevo dimenticato, trascurato. Il mio amore per i viaggi, l'entusiasmo per la scoperta del nuovo, la curiosità per le persone che si incontrano e che spesso non notiamo perché siamo troppo presi da noi stessi e dalle nostre vite. Lo Yoga ha risvegliato in me il senso di libertà e di scoperta di me stessa e di quello che avevo intorno. Mi ha dato la forza di rimettermi in gioco, ricominciando da capo. Così sono partita per l'India, per studiare lo Yoga in maniera più approfondita e intensa, nel posto in cui questa pratica secoli fa è nata. Obiettivo l'insegnamento. Se provare a farne una professione, cosa che ancora non mi era ben chiara, l'avrei capito con il tempo sicuramente. Ma di certo la strada sembrava essere quella e quindi perché non continuare a seguirla? Inutile dire che questa esperienza abbia poi cambiato la mia vita, rendendomi una persona nuova e illuminandomi la strada, e non sto parlando solo del lato professionale ma anche umano. Ho scelto di dedicare me stessa e la mia vita alla cura del corpo e della mente, miei in primis, e delle altre persone poi. Trasmettere agli altri un po' della mia esperienza sotto forma di energia sia fisica che spirituale. Con la speranza che quello che un tempo ha fatto bene a me, oggi faccia bene anche a loro. La condivisione e lo scambio tra esseri umani, puri e semplici quali siamo, fatti di emozioni, sogni, paure e trascorsi di vita. Senza tutti quei clichet, titoli e posizioni sociali a cui siamo abituati. Seduti sul tappetino in una classe di Yoga siamo tutti uguali, nudi e indifesi ma forti e consapevoli. E da questa presa di coscienza che nasce il cambiamento.
Cos’è lo yoga? Si tratta di “fare stretching” ?
Il termine Yoga significa letteralmente "Unione", intesa come l'unione tra il "Sè" (la nostra parte spirituale, più profonda) e il Divino. In altre parole è l'integrazione del nostro Essere individuale con la realtà cosmica, che porta alla consapevolezza della nostra vera origine e della nostra natura più profonda. Più generalmente, il termine viene usato per indicare un insieme di pratiche spirituali nate secoli fa in India, che includono sia elementi fisici (le "asana" o "posizioni" come le definiamo nel linguaggio comune), sia elementi spirituali come riti, mantra (preghiere), canti, tecniche di respirazione e meditazione. Tutti aspetti che se praticati in maniera integrata tra di loro portano allo sviluppo della consapevolezza di cui si parlava sopra, la conoscenza del nostro "Io" più profondo perciò riduttivo ed errato pensare allo Yoga come stretching, in quanto le "asana" rappresentano solo una piccola parte di quello che lo Yoga in realtà e.
Lo yoga “obbliga” in qualche modo alla concentrazione?
Lo Yoga è concentrazione. Uno degli otto elementi che compongono lo Yoga descritto da Patanjali, autore degli Yoga Sutra è in sanscrito "Dharana" che significa appunto "Concentrazione". Sappiamo tutti benissimo come la mente abbia la tendenza a focalizzarsi su pensieri, stimoli esterni di diversa natura, distrazioni. è un modo usato da Eckhart Tolle nel suo libro " Potere di Adesso" che mi piace molto per descrivere la mente umana, che viene paragonata ad un cucciolo, curioso, irrequieto, rumoroso, e incapace di focalizzarsi perché distratto per natura. E' necessario un grande sforzo per focalizzarsi e concentrarsi, impedendo al rumore che proviene dalla mente di avere la meglio. Ed è qui che nello Yoga interviene la pratica della concentrazione, che è anche uno dei requisiti necessari alla meditazione. Focalizzarsi sul respiro, su una parte del corpo che stiamo usando, su un punto di focus esterno che può essere rappresentato da un oggetto, cantare un mantra (preghiera), sono tutti modi per "ingannare" la mente e sviluppare la concentrazione. Il discorso è molto ampio, ma è sufficiente sapere che proprio la concentrazione associata ad altri elementi che compongono lo Yoga, porta a raggiungere quello stato di coscienza e consapevolezza di cui ho parlato sopra, che è il fine ultimo della pratica Yoga.
Nella tua esperienza di insegnante, trovi che oggi le persone fatichino a mantenere la propria concentrazione su un compito che stanno svolgendo?
Assolutamente sì. Per i motivi di cui ho parlato sopra, legati appunto alla natura stessa della mente umana. Ma anche perché al giorno d'oggi siamo bombardati da centinaia di stimoli esterni provenienti da fonti diverse. Per natura, saremmo in grado di distrarci dalla meditazione anche circondati dal silenzio su una spiaggia deserta alla vista o allo schiamazzo di un gabbiano, o allo stimolo della fame o dallo schizzo di un'onda. Immaginiamo nella vita di tutti i giorni mentre stiamo svolgendo una qualsiasi attività che richiede concentrazione , tra i rumori del traffico, le luci, il caos cittadino, gli schermi dei nostri cellulari. Sembra quasi impossibile non distrarsi. In una classe di Yoga stessa, quante volte ci rendiamo conto di guardare il vicino di tappetino, l'orologio sulla parete, o di pensare a quello che dovremo cucinare per cena, o ricordarci di chiamare l'amica al termine della lezione e così via. La nostra vita di tutti i giorni è tutta impostata verso l'esterno, ed è perciò normale, anche nei momenti in cui dovremmo cercare di essere interni, perderci al di fuori. La concentrazione richiede allenamento, e lo Yoga è un buon modo per riuscire a spostare il focus verso noi stessi e il nostro centro. Con la pratica e ovviamente il tempo, i risultati sono evidenti e davvero ci rendiamo conto che spegnere il rumore della mente, anche solo a tratti, è possibile.
Conclusioni
Credo che Federica sia stata esaustiva riguardo lo Yoga e i suoi benefici quindi concludo questo articolo con un invito, a tutti i curiosi, a chi non si ferma di fronte ai primi ostacoli, a chi accetta le sfide, a chi desidera migliorare continuamente nella vita. L'invito è quello di fare delle attività nella vita che allenino la propria attenzione e concentrazione. Per chi non ha mai provato lo yoga, questa è una disciplina che sicuramente vi può aiutare anche in queste capacità cognitive, se invece non fa per voi trovate qualcosa che vi si addice di più.
Tra l'altro lo yoga si sposa molto bene con il concetto di digital detox, ovvero il prendersi una pausa dalla tecnologia digitale per staccare dalla quotidianità e centrarsi su sé stessi. Quindi stanno nascendo sempre più proposte di weekend digital detox in cui si pratica lo yoga.
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